venerdì 13 luglio 2012

COS’È IL RADON?

Cos'è il Radon? Questa è una tipica domanda, a cui poche persone in Italia sanno rispondere. Infatti, proprio quando nei corsi si parla di percezione del rischio, questo è l'esempio tipico, di come molti fattori che recano un danno notevole alla salute sono poco considerati dalle persone o addirittura non conosciuti.

Il Radon è un gas radioattivo naturale, prodotto dal decadimento dell’uranio contenuto, in quantità variabile, nella crosta terrestre sin dalle origini della terra.
Il gas Radon, presente nel terreno e nelle rocce, si mescola con l'aria e sale in superficie dov'è rapidamente diluito nell'atmosfera. La sua concentrazione nell'atmosfera è quindi molto bassa mentre quando penetra negli ambienti chiusi tende ad aumentare, perché vi si accumula. La principale fonte di immissione di radon nell’ambiente è il suolo, insieme ad alcuni materiali di costruzione e, in qualche caso, all’acqua.

La IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) classifica questo gas nel gruppo 1, ovvero come CANCEROGENO CERTO. Il Radon è un rischio molto importante soprattutto nelle abitazioni o nei luoghi lavorativi a contatto con il terreno, quindi piani terra, interrati, cantine e taverne; dove questo gas si accumula molto facilmente. La sua presenza per l'uomo è impercettibile, essendo inodore, incolore ed insapore, ma se respirato può finire nei polmoni e dare un effetto cancerogeno.



Il radon subentra nelle abitazioni tramite fessure nei pavimenti, punti di unione di elementi costruttivi, fessure nei muri interrati, vuoti nei pavimenti sospesi, fessure nei muri, vuoti intorno alle tubazioni, cavità nei muri.

L'unità di misura del gas è Bq/m3, la media europea di concentrazione di Radon è di 50 Bq/m3, quella Italiana è di 77 Bq/m3 mentre quella Lombarda è di 117 Bq/m3, decisamente più alta. Le regioni con una concentrazione maggiore sono la Lombardia e il Lazio, mentre le provincie più colpite sono quelle di Bergamo, Brescia, Lecco, Sondrio e Varese. L'Ufficio federale della sanità Pubblica di Berna, classifica il Radon al secondo posto, dopo il fumo di sigaretta, come causa per l'insorgenza di tumori polmonari. Tale effetto è sicuramente potenziato dal fumo di tabacco, tanto che un fumatore esposto a radon la probabilità di incorrere in tumore al polmone aumenta di 20 volte. Secondo il Ministero della Salute l'esposizione a Radon in Italia è il responsabile di un numero di casi di tumore polmonare compreso tra 1500 e 6000 per ogni anno.



La prevenzione nei confronti di questo rischio, deve partire da un processo di formazione ed informazione sulla popolazione e sui lavoratori esposti. Inoltre è importantissimo misurare la presenza del gas, per quantificare il rischio. Comunque le misure tecniche di prevenzione migliori devono essere effettuate in fase di costruzione degli edifici, creando pozzetti per il radon, aspirazione nell'intercapedine, o mettendo in sovrappressione l'abitazione. Sugli edifici già esistenti, le uniche precauzioni tecniche facilmente applicabili sono la sigillatura delle vie d'ingresso e la ventilazione dell'abitazione.

Ecco svelato uno dei motivi per cui, anche un non fumatore, può incorrere al tumore al polmone.





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